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Ulteriore calo delle tariffe del teleriscaldamento Dal primo gennaio 2017

dic 14

Novità sul fronte delle tariffe di ACSM Teleriscaldamento S.p.A. Come informalmente preannunciato qualche settimana fa, a partire dal 1° gennaio 2017 le tariffe applicate subiranno un ulteriore calo; gli sconti sulla componente energia introdotti nel mese di luglio 2016, pari per i due profili tariffari offerti denominati “Standard” e “Consumo Minimo” rispettivamente all’11% ed al 2% passeranno a partire dal 1° gennaio 2017 al 13% ed al 4%.

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L’indiscutibile risparmio per gli utenti delle reti di teleriscaldamento, reale e misurabile, è quindi destinato ad aumentare, in una logica molto semplice ed efficace: si trasferisce al cliente ogni vantaggio proveniente dall’ottimizzazione economica dei processi tecnici, gestionali ed organizzativi dell’attività, tra cui spiccano per rilevanza:

  • la creazione di una consistente filiera locale della biomassa, che consente da un lato delle forti ricadute territoriali (i costi di ACSM Teleriscaldamento divengono ricavi per imprese del territorio) e dall’altro la stabilizzazione e contenimento dei costi di approvvigionamento (filiera corta vuol anche dire minimizzazione dei costi di trasporto);
  • la riduzione dei costi di struttura ottenuta con la fusione delle società di scopo Ecotermica Primiero ed Ecotermica San Martino avvenuta nell’anno 2015;
  • l’aumento del numero di clienti, legato all’estensione della rete di teleriscaldamento, che consente un incremento dell’energia termica prodotta e venduta e parallelamente comporta la crescita del quantitativo di energia elettrica prodotta in cogenerazione presso la centrale di Transacqua. Tale ultimo fattore è estremamente rilevante, considerato che la produzione elettrica gode degli incentivi alle fonti rinnovabili (ex certificati verdi);
  • il miglioramento dei livelli di efficienza degli impianti, dovuto ad accorgimenti tecnologici che si sono resi possibili grazie alla gestione unitaria di tutti gli impianti di teleriscaldamento prima suddivisi in diverse società.

Tutto ciò accade, quasi paradossalmente, nel momento in cui il prezzo del gasolio, trascinato dalle crescenti quotazioni del greggio, è in evidente rapida ascesa. L’apparente paradosso, o meglio l’anticiclicità, di cui possono godere gli utenti, discende direttamente dalla modifica contrattuale apportata nel mese di luglio con senso di responsabilità e al contempo con fermezza dal gruppo ACSM. Nei numerosi confronti con i clienti che sono seguiti alla suddetta modifica contrattuale, in alcuni casi le parole non si sono rivelate strumento adeguato per trasferire in modo completo e chiaro le intenzioni della società; auspichiamo ora che la manifestazione dei fatti concreti citati possa convincere anche coloro i quali nei mesi scorsi hanno, in modo del tutto legittimo, dubitato delle intenzioni della società pubblica, dimenticando però che, proprio per loro mandato, essa si adopera unicamente per fornire un importante servizio puntando alla massima qualità ed al minor costo. Proponiamo infine al gruppo ristretto di utenti, che ha più recentemente richiesto un ritorno alle condizioni contrattuali precedentemente vigenti, pur comprendendo i principi che muovono la sua volontà, di valutare con la dovuta attenzione gli effetti economici negativi a cui andrebbe incontro in caso di ipotetico accoglimento dell’istanza. Dal canto nostro dedicheremo ogni sforzo al recuperare il necessario rapporto di fiducia con ognuno di loro. Con impegno, decisione, parità di trattamento e trasparenza, vincoli inamovibili nella gestione responsabile e seria del bene pubblico.